Ho saputo che una persona che non fa parte delle mie conoscenze avrebbe googlato il mio nome e cognome, sarebbe approdato su questo mio blog, avrebbe letto qualche post e avrebbe commentato (non tra sé e sé bensì a voce, di fronte a altri) che ho scritto un sacco di scemenze. Pare che questa persona abbia anche espresso altri commenti poco lusinghieri su di me.
Mi trovo dunque a riflettere, a ripensare il senso del mio rapporto col "web 2.0".
Nella mia esperienza di vita (finora) il "web 2" è un nuovo modo meraviglioso di rimanere in qualche modo in contatto con le persone che conosciamo; credo anzi che esso ci metta a disposizione nuovi modi di entrare in contatto con persone che non conosciamo (e che anzi non conosceremo mai; o che molto probabilmente non conosceremmo mai altrimenti).
Uso il web non solo come consumatore di informazioni, bensì anche come produttore di contenuti fin dai tempi del "web 1": già nel 1996 feci i miei primi esperimenti in html, e nel 1997 acquistai il mio primo scanner a pellicola per postare pagine che contenevano le mie fotografie.
Quando tra il 1995 e il 1996 il web "esplose" anche in Italia (ve li ricordate i modem a 56K di allora?), le cose che mi colpirono di più e più piacevolmente furono le fotografie di paesaggi lontani, di città e persone in altri Paesi, in altri continenti. Mi sembrò meraviglioso che persone qualsiasi — semplici cittadini come me — condividessero con altri e con me le fotografie fatte: luoghi, edifici, visi, situazioni, stupori; e molta normalità, persino da luoghi che rispetto a me sono estremamente esotici.
Volli anch'io partecipare a questo nuovo scambio culturale tra esseri umani: scambio di informazioni visive, partecipazione di vedute, coinvolgimento in esperienze personali nel mondo, nella natura, nella società. Iniziai postando fotografie che scattavo durante le mie passeggiate e escursioni attorno al lago di Garda, poi mi allargai all'Alto Adige (Vipiteno), fino a includere negli ultimi anni (e con altri strumenti di condivisione) i miei viaggi all'estero. Sempre cercando semplicemente di immaginare cosa fosse più "tipico" e unico di ogni esperienza, e cosa avrebbe potuto affascinare e incuriosire maggiormente lo spettatore.
Negli ultimi anni la parte di web 2 che mi pare cresciuta maggiormente è il pianeta dei blog, e anche lì sto cercando di produrre qualcosa di mio — per quanto sporadico, occasionale, umorale, asistematico, erratico.
In genere immagino di scrivere piccoli contributi che potrebbero interessare i miei pochi amici e conoscenti che volessero sapere "come mi sta andando" e di cosa si occupa la mia mente. Non penserei mai che un perfetto estraneo — una persona a me sconosciuta — potesse trarre un malsano divertimento da una lettura malevola dei miei piccoli "messaggi in bottiglia".
Come è possibile che qualcuno possa trarre gioia da una ricerca di informazioni su di me, il cui unico risultato inteso fosse quello di osservarmi e poi espormi in cattiva luce? Chi può volermi osservare nascostamente per trarre godimento dallo "sputtanarmi" di fronte a altri? E non capisco: "sputtanarmi" per cosa? Ho forse espresso pensieri particolarmente sciocchi, o meritevoli di scherno?
Credo di avere il diritto di raccontare pubblicamente qualcosa di me senza che individui animati da interessi morbosi mi spiino con l'unico scopo di scoprire e rivelare e sottolineare eventuali miei punti deboli, per pormi in cattiva luce davanti a altri, per mettermi così in imbarazzo, per ridere alle mie spalle di piccole confessioni innocenti.
Credo che una certa curiosità morbosa e meschina possa implicitamente mettere in cattiva luce — e esporre al pubblico ludibrio — unicamente il soggetto attivo della curiosità, cioè il voyeur maligno e pettegolo.
Amico, accetta un consiglio bonario e molto umano: fatti una vera vita; coltiva qualche interesse spirituale meno meschino; cerca di vedere il buono che c'è nel "prossimo tuo" e non dimenticare mai la trave che è nel tuo occhio. Ricordati che le persone a cui confidi le tue piccole osservazioni malevole e meschine non saranno MAI amiche tue, per il semplicissimo fatto che sempre temeranno che la tua malevolenza e la tua meschinità possano esercitarsi un giorno su di loro (e questo sicuramente succederà).
Buona notte a tutti.